HCC

EPATOCARCINOMA

L'epatocarcinoma (EC) è la neoplasia maligna primitiva del fegato più frequente. E' la quinta neoplasia più comune al mondo e la terza causa di mortalità dovuta al cancro. L'incidenza dell'EC in Italia è tra le più alte in Europa (1-3) e più precisamente è caratterizzata da 13,5 nuovi casi su 100.000 nei maschi e da 4,6 nuovi casi su 100.000 nelle donne.
L'incidenza è maggiore negli anziani con più di 75 anni ed è in crescita specie nei paesi occidentali.
Nella maggioranza dei casi, l'EC si sviluppa in un fegato cirrotico e per questo motivo i fattori di rischio per l'EC in gran parte si sovrappongono a quelli della epatopatia cronica. In particolare, le più comuni cause di EC in Italia (3) sono l'epatite C (49%), seguita dall'abuso alcolico (21%), dall'epatite virale associata al consumo alcolico (12%), e dall'epatite B (13%). Nei paesi occidentali, una causa crescente di EC è l'epatopatia dismetabolica o NASH.
Nei pazienti a rischio aumentato di EC (cirrosi di qualunque eziologia, epatopatia cronica da virus B, epatopatia cronica con fibrosi avanzata da virus C) è altamente raccomandato un opportuno protocollo di sorveglianza dei pazienti basato sull'esecuzione di una ecografia epatica semestrale per poter porre diagnosi di EC negli stadi più precoci suscettibili di terapia curativa (3).

SINTOMI

Solitamente, nelle forme iniziali insorte su cirrosi ben compensata, l'EC è del tutto asintomatico. Nelle fasi più avanzate invece, in relazione all'aumento del volume e del numero dei noduli, possono manifestarsi sintomi più tipici e specifici come ittero, distensione addominale da ascite, sensazione di peso o di dolore sordo in ipocondrio destro, febbre, calo ponderale, astenia e massa palpabile. In una proporzione significativa di pazienti, la progressione dell'EC può favorire lo scompenso della cirrosi sottostante con la comparsa dei segni e sintomi tipici della cirrosi scompensata (ascite, encefalopatia epatica, sanguinamento da varici esofagee) (3).

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