Meta Mammella e Rene

METASTASI EPATICHE DA NEOPLASIA DELLA MAMMELLA

Il tumore mammario costituisce la terza neoplasia più frequente nel mondo e la più comune nel sesso femminile. La sua prognosi può essere infausta tanto che è secondo solo al tumore del polmone come causa di morte per neoplasia.
Per di più l'incidenza del tumore mammario è in costante aumento nell'arco di questi ultimi decenni. Per fortuna le moderne tecniche diagnostiche e nuovi trattamenti farmacologici e chirurgici stanno diminuendone la mortalità.
Il tumore mammario è inizialmente una malattia localizzata, limitata all' ambito della mammella.
Anche dopo il trattamento farmacologico e/o chirugico alcuni pazienti sviluppano però una malattia metastatica. Si stima che una percentuale tra il 25 e il 40% dei tumori mammari formerà metastasi che influirà negativamente sulla prognosi.
I siti più frequenti di metastasi nel carcinoma mammario sono:

  • osso (85%)
  • fegato (50%)
  • carcinosi pleurica (20%)
  • polmone (25%)
  • encefalo (16%)

La formazione di metastasi a livello epatico è una condizione che determina, rispetto alla maggior parte delle altre sedi metastatiche, un importante decremento della sopravvivenza globale del paziente. Per questo negli ultimi anni si è ricercato nei confronti di queste lesioni un approccio più aggressivo, non solo farmacologico ma anche chirurgico.

SINTOMI

Raramente una sintomatologia specifica denuncia la presenza di metastasi epatiche (massa addominale, dolore, astenia, ittero). Con maggior frequenza la comparsa di metastasi a livello epatico è invece una condizione del tutto asintomatica. In questi casi la presenza di lesioni secondarie viene evidenziata dagli esami radiologici di stadi azione iniziale della neoplasia (metastasi sincrone) oppure dagli esami di controllo (TAC e/o Risonanza Magnetica) eseguiti nei periodi successivi alla diagnosi di tumore mammario (metastasi metacrone).

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